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venerdì 2 marzo 2018

Pensieri d'autore. A proposito di una famosa frase di Socrate

Aristofane, Le nuvole. Socrate nella cesta (stampa, sec. XVI)
"Senza dubbio era una forma d'affettazione quella di Socrate quando diceva che tutto quello che aveva appreso era di sapere di non sapere niente; ma è senza dubbio un segno di saggezza avvertire la limitatezza dell'umana conoscenza, esaminare con reverenza le vie del Signore, e non rigettare con tronfia prosopopea le opinioni sostenute da uomini giudiziosi e saggi solo perché sono state trasformate in maschere d'artificio o perché i bigotti ne hanno fatto null'altro che fole".

(da James Boswell, Viaggio in Corsica, Palermo, Sellerio, 1989, p. 57)

Ecco la frase di Socrate: "Certo sono più sapiente io di quest'uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo". (da Platone, Apologia di Socrate, cap. 6)


Otto van Veen. Socrate e Santippe (sec. XVII)

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