Il 6 marzo 1475 nasceva a Caprese
Michelangelo
Michelangelo. Mosè (foto Daniela Durissini) |
Il Mosè, concepito da Michelangelo per la tomba di Giulio II, vide la luce molto tempo dopo la morte del pontefice, avvenuta nel 1513. Inizialmente la statua doveva far parte di un gruppo di grandi dimensioni, di cui fu la sola compiuta, e fu inserita sì in un complesso monumentale, ma ne divenne il fulcro, essendo le altre realizzazioni di dimensioni molto inferiori.
Dopo la morte del committente, dunque, l'artista continuò a lavorare al monumento, e probabilmente realizzò il Mosè tra il 1513 ed il 1515, ma solo più di 25 anni dopo lo portò a termine, decidendo tra l'altro, all'ultimo, secondo una testimonianza dell'epoca, di girare il volto della statua. Si deve ad Antonio Forcellino, al quale fu affidato il restauro dell'opera, il ritrovamento di una lettera di un conoscente di Michelangelo, nella quale veniva raccontato l'episodio, che sembrava però assai poco verosimile, fino a quando furono proprio i restauri a mettere in luce alcuni elementi che fecero propendere lo stesso C. Frommel, il maggior esperto dell'opera di Michelangelo, per questa soluzione. In effetti sembra proprio che l'artista abbia girato la testa, riuscendo peraltro ad imprimere ugualmente una certa dinamicità alla figura ed a sopperire alla mancanza di marmo, necessaria ad operare il cambiamento, attuando degli accorgimenti messi in luce proprio durante il lavoro di restauro. La barba, ad esempio, sarebbe girata a destra, proprio perché non ci sarebbe stato marmo sufficiente a volgerla a sinistra, ma in questo modo l'impressione del movimento è più netta.
Ad opera finita sembra che Michelangelo si fosse rivolto alla statua rivolgendo a Mosè la famosa frase: "Perché non parli?". Leggenda? Aneddoto verosimile? Certo è che davanti a questo capolavoro non si fatica a credere a questo episodio, dato che effettivamente la statua sembra prender vita ed il Mosè sembra volersi alzare dal suo trono, per portare le sue tavole tra coloro, sempre numerosissimi, che lo osservano.
The Moses, conceived by Michelangelo for the tomb of Julius II, saw the light a long time after the pontiff's death, which occurred in 1513. Initially, the statue was to be part of a large group, of which it is the only one accomplished, and was inserted in a monumental complex, of which it became the fulcrum, being the other realizations of much smaller dimensions.
After the client's death, therefore, the artist continued to work on the monument, and probably made Moses between 1513 and 1515, but only more than 25 years later completed it, deciding among other things, at the end, according to a testimony of the time, to turn the head of the statue. It is thanks to Antonio Forcellino, who has been entrusted with the restoration of the work, the discovery of a letter from an acquaintance of Michelangelo, in which the episode was told, which however seemed very unlikely, until it was really the restoration to highlight some elements that have convinced C. Frommel himself, the greatest expert of Michelangelo's work, for this solution. In fact, it seems that the artist has turned his head, managing however to give a certain dynamism to the figure and to compensate for the lack of marble, necessary to bring about change, with some tricks highlighted during the restoration work. The beard, for example, would have been turned to the right, because there would not have been enough marble to turn it to the left, but in this way the impression of movement is clearer.
At the end, it seems that Michelangelo has turned to the statue with the famous phrase: "Why do not you speak?". Legend? Sincere anecdote? What is certain is that before this masterpiece it is not difficult to believe this episode, since the statue really seems to come to life and Moses seems to want to get up from his throne, to bring his tables among the people, always numerous, who observes him.
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