Paramushir (Isole Curili) |
"Se il mondo avesse un principio, la fine non potrebbe essere che qui, dove il fumo dei vulcani si mischia alla nebbia del mare e la natura fa rabbrividire con le sue indomite, terrificanti forze. Dal finestrino del vecchio Antonov a elica, che traballa inquietante in un cielo lattiginoso, la terra che finalmente mi appare sotto l'ala è come la soglia dell'aldilà. Lungo tutta la costa impervia e nera si abbattono onde spumeggianti. Ai piedi d'un improvviso vulcano vedo due laghi: in uno le acque sono bianche e gelate, nell'altro sono mostose e ribollono come in un immenso calderone.
Le isole Curili sono il possedimento più orientale dell'impero sovietico e ancora oggi uno degli angoli più sconosciuti della terra. Pochissimi stranieri sono riusciti finora ad avventurarsi fin qui e i cittadini sovietici stessi hanno bisogno di uno speciale permesso per approdarci. A vederle dall'alto, brulle e minacciose, c'è da chiedersi perché mai qualcuno ci sia voluto venire a stare." (Južno-Kurlisk, marzo 1991)
(da Tiziano Terzani, in Asia, Milano, Longanesi, 2000, p. 301)
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti ed osservazioni sono graditi